Comitato italiano per le Assemblee dei Cittadini estratti a sorte
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Chi viene sorteggiato e come avviene l’estrazione?

Chi viene sorteggiato e come avviene l’estrazione?

Possono diventare membri di un’Assemblea aleatoria tutti i cittadini che abbiano compiuto la maggiore età o, più nello specifico, tutti i cittadini con i requisiti per far parte dell’elettorato attivo.

Le fasi per la selezione dei membri delle Assemblee sono generalmente tre:
1) invito aperto alla cittadinanza a prendere parte a una riunione informativa e conoscitiva sull’Assemblea cittadina. Questa fase serve ad identificare un bacino di volontari tra i quali procedere all’estrazione finale dei membri. In realtà grandi e popolose, l’invito è generalmente mirato, ovvero si ha una prima estrazione dalle liste elettorali di un numero molto ampio di cittadini che vengono invitati a partecipare alla riunione informativa tramite posta.
2) fase informativa, in cui gli organizzatori del progetto lo presentano ai cittadini che hanno accettato di partecipare alla riunione. Viene creato una lista con i nomi di tutti quei cittadini che si dichiarano disponibili ad essere estratti a sorte come membri dell’Assemblea.
3) sorteggio dei membri finali dell’Assemblea dal bacino di cittadini volontari.

Ogni estrazione viene realizzata in modo elettronico dall’amministrazione che ha deciso di creare l’Assemblea o da un ente terzo.
Possono verificarsi casi specifici in cui si richieda una composizione particolare dell’Assemblea; ad esempio, composta per metà da cittadini cattolici e per metà da protestanti – com’è avvenuto in Irlanda. Negli altri casi, la composizione dell’Assemblea è generalmente piuttosto libera, rimessa appunto al caso. Questo perché è comprovato che lo strumento del sorteggio garantisca di per sé un’equa rappresentatività della società sotto tutti i punti di vista. Ovviamente, più persone vengono coinvolte, maggiore è la platea dei partecipanti – ovvero dei sorteggiabili – maggiore è la garanzia di rappresentatività.
Gli unici vincoli che le esperienze di democrazia aleatoria hanno tutte messo in atto sono legati al criterio del genere e dell’età, in particolare nel caso in cui le proporzioni interne a questi calino oltre una data percentuale. In particolare, 30% come rappresentanza minima per entrambi i generi e 15% come rappresentanza minima per le tre sottocategorie di età (18-40, 40-60, over 60).
Alcune esperienze hanno considerato come criteri da non lasciare puramente “al caso” anche la provenienza geografica dei membri, il loro livello di istruzione e di reddito.

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