Come fare per avere un aumento in pensione: la domanda da effettuare per sfruttare la 30803.
Il tema delle pensioni è ancora oggi di grande attualità fra gli esponenti politici, oltre che di grande interesse per tutti i cittadini; i giovani continuano a preoccuparsi del loro futuro, mentre i dati continuano a fotografare una situazione piuttosto chiara del nostro paese.
Intanto, già a giugno molti pensionati dovranno prepararsi ad un taglio, dato che l’INPS ha avviato le procedure di recupero delle somme erogate nel 2022 come bonus per combattere il caro energia, ma basati all’epoca su dati fiscali provvisori; chi non risulta idoneo si vedrà quindi costretto a restituire la cifra.
Fortunatamente, c’è però anche una buona notizia per i pensionati, specialmente chi si trova in una particolare situazione: ecco in cosa consiste la legge 30803 e come fare per avere una pensione più alta, l’importante è non dimenticarsi di fare domanda.
I pensionati possono avere un assegno maggior beneficiando del ricalcolo della loro pensione: un’azione, però, che non è automatica e va quindi richiesta. Tutto si basa sulla sentenza 30803/2024, con la quale la Corte di Cassazione ha riconosciuto a chi, raggiunti i 67 anni di età, è andato in pensione anticipata, di richiedere all’INPS il ricalcolo dell’assegno pensionistico. Il ricalcolo può quindi essere richiesto dai pensionati che hanno raggiunto i 67 anni di età, che sono andati in pensione con una forma anticipata rispetto all’età di vecchiaia ed hanno, nel loro estratto contributivo, periodi meno favorevoli dal punto di vista retributivo.
I contributi meno favorevoli corrispondono a quei periodi lavorativi in cui o si è ricevuta una retribuzione particolarmente bassa, o il lavoratore in questione ha dovuto affrontare situazioni svantaggiate come cassa integrazione, disoccupazione indennizzata, lavoro part-time, periodi di ridotta attività e lavoro con retribuzioni inferiori alla media della carriera. Come già accennato in precedenza, l’INPS non applica in automatico la richiesta; il pensionato deve quindi fare apposita domanda, presentando richiesta di ricostituzione del suo assegno pensionistico.
La prima cosa da fare, per procedere, è individuare i periodi penalizzanti verificando l’estratto conto contributivo, e poi andare sul servizio online dell’INPS per presentare apposita domanda. In alternativa, si può utilizzare il contact center, o rivolgersi fisicamente ad uno sportello. Nella domanda, va indicata la volontà di applicare la “neutralizzazione” dei contributi sfavorevoli prevista dall’art. 22 della Legge 153/1969. Chi avesse particolari difficoltà, e per una maggior sicurezza, può rivolgersi ai patronati o ai servizi di assistenza specifici.
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