Tutti i falsi miti sull’abbronzatura: gli esperti fugano ogni dubbio
Si sta avvicinando l’estate e dunque è importante sfatare tutti i falsi miti sull’abbronzatura: ne va della vostra salute.
L’abbronzatura non è un fenomeno da prendere alla leggera. Il sole con il quale entriamo in contatto oggi è ben diverso rispetto a quello di cinque o sei decenni fa. La tintarella estiva è qualcosa che tutti amano, ma va sviluppata correttamente.
Tutti i falsi miti sull’abbronzatura: gli esperti fugano ogni dubbio – politicipercaso.it
A questo proposito, esistono moltissimi falsi miti sull’abbronzatura. Gli esperti chiariscono, punto per punto, cosa sia vero e cosa no. Molti di questi riguardano proprio la protezione solare, un cosmetico che non deve mai mancare durante i mesi caldi.
Sfatiamo i falsi miti sull’abbronzatura uno a uno
La protezione solare non fa abbronzare: l’obiettivo della protezione solare è quello di schermare la pelle dai raggi UV, non ha nulla a che vedere con il processo biologico per cui, a contatto con il sole, la pelle diventi progressivamente più scura. Non mettendo la protezione solare, dunque, non stai favorendo l’abbronzatura, stai semplicemente mettendo l’epidermide in pericolo;
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Il sole è pericoloso: è importante sottolineare che il sole non è certo pericoloso. Al contrario, è fondamentale per mantenere stabili i livelli di vitamina D. Il compromesso perfetto è quello di esporre il corpo per circa una ventina di minuti senza protezione solare, per poi applicarla repentinamente così da creare appunto lo schermo protettivo contro i raggi UV. La vitamina D è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo, non è un elemento che si può trascurare;
Il sole migliora l’acne: la sensazione è quella che il sole asciughi i brufoli e l’acne? È un’illusione. Le ghiandole sebacee non smettono di funzionare e dunque rischiate il cosiddetto effetto “rebound”. Per evitare che le condizioni della vostra pelle peggiorino, è consigliato anche in questo caso applicare la protezione solare;
Per abbronzarsi bisogna prima scottarsi: il rossore non è un buon segno, al contrario è un segnale d’allarme. Significa che la vostra protezione solare non sta facendo effetto oppure che la vostra pelle necessita di una nuova applicazione della crema. Credere che il rossore si trasformi in abbronzatura è uno dei falsi miti più pericolosi, in quanto è chiaro indice di un’infiammazione in corso;
Esistono creme a schermo totale: non esistono creme a protezione totale, neppure se sulla confezione trovate la dicitura +100. Le creme SPF 50 andranno benissimo, vanno applicate periodicamente durante il giorno e non presuppongono che un soggetto possa crogiolarsi sotto il sole per 12 ore di seguito. È sempre consigliato evitare l’esposizione nelle ore più calde.
Maria Vittoria Ciocci
Il mio nome è Maria Vittoria Ciocci, ho 25 anni e vivo a Roma. Nel 2013 ho lasciato il mio paesino lombardo per raggiungere la Capitale e me ne sono perdutamente innamorata. Sono laureata in Scienze delle Comunicazioni, spero di proseguire gli studi in ambito giornalistico e di specializzarmi in cinema e spettacolo.