Decreto Infrastrutture, cosa prevede il provvedimento: dal caro voli al ponte sullo Stretto

È al vaglio della Ragioneria generale dello Stato il cosiddetto decreto Infrastrutture che prevede l’introduzione di varie norme: tutto quello che c’è da sapere.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Matteo Salvini, in queste settimane, è concentrato sul nuovo decreto Infrastrutture. La bozza del provvedimento è stata presentata alla Ragioneria generale dello Stato che sta esaminando il testo, composto da 16 articoli.

Aeroporto affollato
Decreto Infrastrutture, cosa prevede il provvedimento: dal caro voli al ponte sullo Stretto (Politicipercaso.it)

Un esame quello della Ragioneria generale dello Stato che ha fatto slittare anche la discussione del Consiglio dei Ministri prevista mercoledì. La nuova seduta dovrebbe tenersi lunedì 19 maggio, ma non è ancora stata fissata una data certa. Sembra che ci siano delle norme, contenute nel decreto, che dovrebbero essere limate.

Decreto Infrastrutture, cosa prevede la bozza all’esame della Ragioneria generale dello Stato

La Ragioneria generale dello Stato sta esaminando la bozza del decreto Infrastrutture presentata nei giorni scorsi dal Ministero dei Trasporti. Si tratta di un provvedimento, composto da 16 articoli, che prevede diverse norme. Il decreto sarebbe dovuto passare al vaglio del Consiglio dei Ministri, ma la seduta è slittata.

Matteo Salvini
Decreto Infrastrutture, cosa prevede la bozza all’esame della Ragioneria generale dello Stato (Foto da Ansa) – Politicipercaso.it

Il decreto, fra le varie norme più rilevanti, prevede l’aggiornamento sui costi per il Ponte sullo Stretto che potranno essere adeguati, ma con un aumento massimo del 50%. In particolare è disposta l’iscrizione della società Stretto di Messina, incaricata dei lavori, nell’elenco dell’Anac delle stazioni appaltanti potendo, dunque, gestire le procedure per l’affidamento dei lavori e delle forniture.

Per quanto riguarda i pedaggi autostradali è stato disposto il potenziamento del ruolo dell’Autorità di regolazione dei trasporti che potrà disporre il tariffario senza dover esaminare e approvare i costi caso per caso.

Il testo prevede, come riporta la redazione di Sky Tg24, anche la modifica del tetto per il caro voli verso zone periferiche e soggette a oneri di servizio pubblico, come ad esempio la Sardegna o le isole minori. In sintesi, viene introdotto un tetto massimo per le tariffe dei voli che sarà rivolto alle categorie di passeggeri più vulnerabili, come famiglie e persone con disabilità, ma solo se si verificano aumenti di prezzo legati magari all’alta stagione o eventi particolari.

Infine, tra le norme più rilevanti troviamo quella legata alla stagione balneare, solitamente fissata dalla terza settimana di maggio alla terza settimana di settembre di ogni anno. Il testo prevede che le Regioni possono decidere autonomamente di variare questo periodo, sia per quanto riguarda l’inizio che la fine, ma la durata della stagione deve rimanere invariata. Sui canoni balneari, invece, il testo prevede una modifica del criterio di indicizzazione che in assenza dell’indice Istat dei prezzi all’ingrosso dovrà tenere conto di quello legato ai prezzi alla produzione dei prodotti industriali.

Gestione cookie