La rivincita della Rai con una bella doppietta: l’azienda è tornata a splendere, dopo qualche inciampo.
Nessuno più la ferma. Tanti bocconi amari da digerire, la tempesta che si infuria e, alla fine, il sereno. Questa è Rai che si è riappropriata di ciò che le spetta a seguito di numerose difficoltà. Eh sì, proprio così: non è stata una stagione semplice sebbene alcuni punti fermi abbiano mantenuto un certo primato in suo onore.

Per esempio, vedasi Stefano De Martino, diventato l’incubo della concorrenza. Necessario tenerselo stretto visti i risultati. Inoltre volti storici dell’azienda, veri e propri pilastri – qualche tentennamento, tuttavia se non si sperimenta, complicato migliorarsi. Carlo Conti con il suo Ne Vedremo delle Belle, una prova.
Dunque, un bilancio tra alti e bassi fino ad oggi. In questi ultimi giorni la rinascita – qualche voce già circolava nei corridoi Rai. L’annuncio fa capolino, occupando pagine e pagine infine impazzando sul web. Molti speravano in una vittoria – d’altro canto, situazione ben chiara, difficile non raggiungere il traguardo.
Rai, lo scettro ritorna a casa senza più alcun dubbio
Non avere certezze, riferimenti ai quali aggrapparsi, lo sguardo smarrito e perso nel vuoto. Si è temuto il peggio ma, fortunatamente, la bufera adesso si è acquietata. Tornare come prima a piccoli passi benché vi sia un gran bisogno di normalità che ripristini l’ordine precedente, come se non fosse mai accaduto.

Ebbene, Rai si riprende Sanremo e Fiorello in un colpo solo. La kermesse canora si è trovata al centro di una bagarre infinita. Oggetto di un bando pubblico al quale qualsiasi realtà aziendale avrebbe potuto partecipare, in verità nessuno si è presentato, se non Rai medesima che parrebbe aver avanzato l’unica proposta.
Mediaset non ha voluto – Pier Silvio Berlusconi preferisce che rimanga su Rai1 – mentre Warner Bros. Discovery deve ancora definirsi e trovare una propria stabilità, prima di lanciarsi. Amadeus sarebbe potuto essere il padrone di casa ma i numeri sul canale NOVE non glielo avrebbero permesso. Troppo rischioso.
Perciò, tutto liscio: il Festival resta alla casa madre scrivendo la parola fine a una querelle logorante. Ora è solo una questione di costi. Qualora il Consiglio di Stato accogliesse la sentenza del TAR che obbliga la messa a gara del Festival, l’azienda sarà costretta a versare 6,5 milioni all’anno al Comune ligure per i diritti e clausole.
Nel caso in cui si rigettasse il verdetto, si ripristinerebbero i vecchi accordi antecedenti la gara. Anche lo showman è ricomparso, dopo tante indiscrezioni. Pochi convinti del suo ritorno – in effetti è stato facile pensarla diversamente poiché i dirigenti Rai avevano escluso l’esistenza di un programma da lui condotto.
Invece, sorpresa! Dirompe su Radio 2 con Radio2 Radio Show-La Pennicanza in compagnia del suo amico Fabrizio Biggio con il quale ha condiviso l’esperienza di VivaRai2! Allieterà gli ascoltatori per alcune settimane, durante l’ora della ‘pennica’, dalle ore 13.45. Un esperimento da proporre prossimamente, magari in tv?