Conosciamo meglio il meccanismo delle finestre mobili per capire quanti mesi si rimarrà senza pensione dall’invio della domanda.
La finestra mobile decorre dal primo giorno del mese successivo rispetto alla maturazione del requisito di pensionamento. La liquidazione della pensione avverrà al termine della finestra. Se, ad esempio, è di tre mesi ed è prevista per febbraio, marzo e aprile, il primo rateo pensionistico si otterrà il a maggio.

Una volta inviata domanda di pensionamento soddisfacendo i requisiti della formula pensionistica da utilizzare scatta la finestra mobile o di decorrenza. Parliamo del periodo di tempo che passa dalla maturazione dei requisiti all’erogazione del primo rateo pensionistico. La durata varia in base allo scivolo di pensionamento scelto. Solo per la pensione di vecchiaia non è prevista alcune finestra mobile e l’assegno si ottiene dal mese successivo alla maturazione del requisito.
Questo meccanismo di slittamento dei pagamenti è stato introdotto nelle forme di previdenza pubblica obbligatorie per contenere la spesa pensionistica dato che le erogazioni vengono rimandate in un momento successivo rispetto a quello in cui si è maturato il diritto ad andare in pensione. Negli anni le finestre di decorrenza sono state modificate. Vediamo quali sono in vigore nel 2025.
Le finestre mobili attive nel 2025 per ogni scivolo pensionistico
Il modello attualmente attivo è stato introdotto dal Decreto Legge 201/2011 – la cosiddetta Riforma Fornero – e modificato dal DL 4/2019. Come detto per la pensione di vecchiaia non è prevista una finestra di decorrenza. La pensione anticipata ordinaria, invece, ha una finestra mobile di tre mesi dal 1° gennaio 2019.

È stata aumentata a 4 mesi dal 1° gennaio 2025 e subirà altre modifiche nei prossimi anni. Salirà a 5 mesi nel 2026, a 7 mesi nel 2027 e a 9 mesi nel 2028. Solo per i contributivi la pensione anticipata rimarrà con una finestra di 3 mesi. Per Quota 103 la finestra è di 7 mesi per i dipendenti privati e di 9 mesi per i dipendenti pubblici mentre per la pensione precoci è di 3 mesi.
Con Opzione Donna bisognerà attendere 12 mesi se dipendenti pubbliche o private e 18 mesi se autonome. Infine non sono previste finestre mobili per chi svolge lavori usuranti e gravosi e per chi richiede l’APE Sociale non trattandosi di una vera e propria pensione. In alcuni casi, dunque, i tempi d’attesa sono veramente lunghi. Pensare di vivere senza un’entrata mensile è impossibile ma non bisogna preoccuparsi. Il lavoratore può continuare a svolgere l’attività lavorativa fino al momento di decorrenza della pensione per non avere alcun periodo scoperto.