Scontro tra Conferenza delle Regioni e Ministero della Salute sulla bozza del nuovo piano pandemico 2025-2029: richiesta una revisione.
Il Ministero della Salute, nelle scorse settimane, ha elaborato la bozza del nuovo piano pandemico 2025-2029 che contiene le strategie e le misure di risposta in caso di future emergenze sanitarie. Le linee guida del Ministero, però, non hanno convinto le Regioni.

Il testo passato all’esame della Conferenza delle Regioni è stato bocciato dalla Commissione Salute che ha definito il piano “ridondante”, “eccessivamente discorsivo” e privo di una catena di comando. Per questa ragione, è stata chiesa una revisione prima dell’approvazione del documento. Il Ministero della Salute ha risposto alle critiche dicendosi pronto ad un confronto con la Conferenza per arrivare ad una chiusura del testo nel più breve tempo possibile.
Piano pandemico 2025-2029, bocciatura dalle Regioni: “Ridondante, manca catena di comando”
La bozza del nuovo piano pandemico 2025-2029 elaborata dal Ministero della Salute non ha trovato il parere favorevole della commissione Salute della Conferenza delle Regioni che ha bocciato il testo, contenente le linee guida per affrontare future pandemie.

Stando a quanto riporta la redazione dell’Ansa, la Commissione Salute ha criticato il piano definendo il testo “eccessivamente discorsivo, ridondante e di difficile consultazione”. Inoltre, secondo le Regioni mancherebbe una definita catena di comando limitandosi “ad elencare sommariamente i vari possibili attori”, non affrontando aspetti relativi “alla gestione della privacy” e senza proporre “scenari coerenti e sostenibili”.
È stata, dunque, chiesta una revisione in modo da rendere il piano più sintetico e schematico semplificandone la fruizione. Non solo, la Commissione Salute della Conferenza ha richiesto lo stralcio di alcune parti inserite nella bozza da includere, però, in un altro documento dopo un confronto con le Regioni.
Infine, è stato chiesto di introdurre maggiori dettagli per quanto riguarda l’utilizzo del finanziamento per l’assunzione del personale con l’obiettivo di “rafforzare le strutture regionali che si occupano della preparedness pandemica”. Intanto, è stato fissato un incontro in videoconferenza per il 21 maggio.
La replica del Ministero della Salute non si è fatta attendere. Il capo dipartimento prevenzione, ricerca ed emergenze sanitarie del dicastero, Maria Rosaria Campitiello, ha risposto affermando che il Ministero, appreso quanto rappresentato dalla Conferenza delle Regioni, chiederà subito un confronto con le Regioni in modo da arrivare ad una soluzione nel più breve tempo possibile.
Il capo dipartimento ha poi spiegato che la bozza è stata elaborata dopo un “un lungo percorso di condivisione anche con i rappresentanti delle Regioni”, le cui richieste sono state per la maggior parte inserite nel documento. Infine, Campitiello ha ribadito le risorse stanziate per il piano dall’ultima Legge di Bilancio: 50 milioni di euro per il 2025, 150 milioni per il 2026 e 300 milioni annui dal 2027.